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Tumore alla prostata, ogni anno 36mila gli italiani colpiti

Tumore alla prostata, ogni anno 36mila gli italiani colpiti

Mercoledì 24 giugno 2015

Contro il tumore alla prostata, che colpisce ogni anno 36mila italiani e si conferma come il più frequente tra la popolazione maschile dell'Occidente, la diagnosi e la terapia diventano oggi molto più precise e aumentano le armi di cura a disposizione dei medici. A fare il punto su questa malattia sono gli oltre 600 specialisti riuniti a Roma per il 25esimo Congresso della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO).

In Italia i tumori urogenitali colpiscono oltre 76.500 persone l'anno e rappresentano il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate: "L'innovazione in oncologia ha portato a cure più efficaci che contrastano le neoplasie limitando gli effetti collaterali delle terapie – affermano gli esperti-. In particolare, il tumore della prostata colpisce ogni anno 36mila italiani e fino a pochi anni fa la malattia avanzata, o la recidiva, veniva combattuta solo con la terapia ormonale. Oggi esistono nuovi medicinali, sia chemioterapici che radio-farmaci, che hanno cambiato radicalmente le prospettive, anche per la fase metastatica".

Al SIUrO viene ribadita  anche la necessità di un approccio multidisciplinare alla malattia. Questo approccio consente di migliorare l'assistenza e riduce gli sprechi legati a cure ed esami inutili.

Gli specialisti lanciano un appello: la multidisciplinarietà in uro-oncologia deve diventare al più presto una consuetudine anche nel nostro Paese. "La collaborazione tra urologi, oncologi medici e oncologi radioterapisti, anatomopatologi, psicologi e medici nucleari non deve essere più un'opzione ma un obbligo - afferma Giario Conti, Presidente nazionale della Siuro -.