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Schizofrenia: vivere una vita piena oggi è un obiettivo possibile

Schizofrenia: vivere una vita piena oggi è un obiettivo possibile

Oggi, grazie anche alla disponibilità di nuovi farmaci, convivere con la schizofrenia è molto più semplice di un tempo. Di fondamentale importanza rimane però il dialogo tra paziente, medico e famigliari nello stabilire quali terapie è meglio seguire.

È la principale evidenza che emerge dall’indagine paneuropea “Open Minds”, promossa da Janssen e condotta su 347 psichiatri in otto Paesi (Germania, Francia, UK, Spagna, Italia, Svezia, Ungheria e Turchia). La maggior parte di loro (80%, che sale al 92% tra gli italiani), riferisce che il principale obiettivo è costruire un forte rapporto di fiducia con i propri assistiti e riuscire a portare il paziente a poter vivere una vita piena.

Che cos’è la schizofrenia

La schizofrenia è una patologia psichiatrica grave, potenzialmente devastante, non solo per il paziente ma anche per suoi i familiari e per chi gli è vicino. Caratterizzata da fasi iperacute che si alternano a fasi di relativa remissione dei sintomi, la schizofrenia colpisce in Italia almeno 250mila persone ancora in età produttiva.

“Se non curati in modo adeguato, i pazienti con schizofrenia vivono in un incubo quasi costante perché la malattia accorcia la vita e ne compromette in modo gravissimo la qualità – dichiara Andrea Fagiolini, Professore ordinario di Psichiatria all’Università degli Studi di Siena – l’impatto sulla famiglia è ugualmente drammatico perché i pazienti mettono in atto tutta una serie di comportamenti che finiscono per compromettere anche la vita dei loro cari.

Necessario un dialogo continuo con lo specialista

“La relazione medico-paziente ha un ruolo fondamentale nell’assistenza medica in generale, ma nel caso dei pazienti psichiatrici è ancora più importante costruire un rapporto di solida e completa fiducia tra le due figure”, afferma Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale, ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano e Past President della Società Italiana di Psichiatria (SIP).

“Nell’ambito della psichiatria, in questo rapporto gioca un ruolo chiave anche il caregiver, il familiare che si prende cura del paziente nella vita di tutti i giorni. Un dialogo aperto con paziente e caregiver sulle opportunità terapeutiche a disposizione è fondamentale perché oggi ci sono delle terapie, come i farmaci iniettabili a lunga durata d’azione, che possono migliorare notevolmente la qualità di vita riportando il paziente alla normalità, anche dal punto di vista dello stigma. E’ di fondamentale importanza perciò che i pazienti e i loro caregiver siano informati su tutto ciò che concerne queste terapie e che le informazioni siano loro esposte in un modo chiaro e completo, per permettere di valutare a 360° e consapevolmente la scelta terapeutica”, sottolinea Giuseppe Maina, Direttore della Struttura Complessa di Psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano.