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La nostra mission per sviluppare uno strumento di prevenzione globale dell’HIV

Mosaico: la nostra mission per sviluppare uno strumento di prevenzione globale dell’HIV

 

Questa settimana è in programma la 10a Conferenza internazionale dell’AIDS Society (IAS) sulle ricerche scientifiche dedicate all’HIV (IAS 2019). Nella fase di preparazione della conferenza, Janssen è stata orgogliosa di annunciare i piani per lo studio Mosaico, la prima sperimentazione di fase 3 del nostro vaccino sperimentale contro l’HIV.

Queste sono le riflessioni di due dei leader dell’impegno di Janssen per il vaccino contro l’HIV, Maria Grazia Pau, Direttore senior, Leader del team di sviluppo di composti per i programmi dedicati al vaccino contro l’HIV e Sabrina Spinosa Guzman, Direttore dello Sviluppo clinico.

Quanto è importante il programma per il vaccino contro l’HIV in Janssen e in che punto si colloca Mosaico?

Maria: La ricerca di un vaccino preventivo è iniziata 35 anni fa, quando l’HIV è stato identificato come la causa dell’AIDS. Tuttavia, da un punto di vista storico, individuare un vaccino efficace ha rappresentato un’importante sfida per gli scienziati a causa delle proprietà univoche del virus – compresa la proliferazione di più ceppi HIV diversi in tutto il mondo.

Negli ultimi anni, Janssen e i suoi partner hanno compiuto progressi reali nella ricerca di un vaccino per l’HIV ed è sicuramente una delle principali priorità dell’azienda. Il nostro obiettivo è sviluppare un vaccino globale che potrebbe essere usato ovunque per prevenire le infezioni da diversi ceppi HIV. Speriamo di raggiungerlo attraverso un regime di vaccinazione a mosaico sperimentale. Lo studio “Mosaico” (chiamato anche HPX3002/HVTN 706) inizierà nel corso di quest’anno. Sarà totalmente innovativo, poiché si tratta della prima sperimentazione di fase 3, e sarà il più grande studio di sempre per i candidati al vaccino di Janssen. Mosaico avrà un arruolamento target di 3.800 uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e persone transessuali in otto paesi in Nord America, Sud America ed Europa.

Cos’è il vaccino a mosaico e come funziona?

Sabrina: Un vaccino a mosaico contiene immunogeni a mosaico (molecole in grado di indurre una risposta immunitaria) che sono stati creati usando i geni derivati da un’ampia varietà di sottotipi di HIV-1. L’obiettivo è attivare una risposta immunitaria potente e durevole, quindi il regine di vaccinazione viene somministrato tramite quattro vaccinazioni nell’arco di un anno e i componenti specifici del vaccino sono diversificati per le ultime due vaccinazioni.

In che modo affrontate la sfida di lanciare uno studio globale come questo?

Sabrina: Lavorare per mettere fine ad un’epidemia globale non è qualcosa che qualsiasi organizzazione può fare da sola. Mosaico si svolgerà in tre continenti, otto paesi e in più di 55 centri di sperimentazione clinica. Qualcosa di così grande richiede tutto l’aiuto possibile e siamo entusiasti di far parte di una solida partnership per renderlo possibile. Il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che fa parte del National Institutes of Health (NIH), la HIV Vaccine Trials Network (HVTN), con sede presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center, e lo U.S. Army Medical Research and Development Command (USAMRDC) stanno unendo le forze insieme a Janssen per far progredire il potenziale vaccino globale.

 

Mosaico diventerà il secondo studio sull’efficacia per il vaccino a mosaico. Come sta andando il primo studio sull’efficacia, Imbokodo?

Maria: Abbiamo raggiunto una tappa importante con Imbokodo a maggio, quando abbiamo arruolato con successo tutti i volontari dello studio. Infatti, ora abbiamo 2.637 giovani donne che partecipano alla sperimentazione in cinque paesi dell’Africa meridionale. Quindi, se le cose procedono bene, dovremmo essere sulla strada giusta per vedere i risultati iniziali di Imbokodo alla fine del 2021, e speriamo di vedere i dati di Mosaico nel 2023. I prossimi due anni saranno entusiasmanti mentre aspettiamo questi importanti risultati.

Quali novità porterà Janssen all’IAS 2019?

Sabrina: Oltre a condividere ulteriori dettagli su Mosaico con la comunità HIV, presenteremo importanti risultati clinici per i vaccini a mosaico derivati da due studi di fase precoce. Uno di questi (ASCENT) è stato il primo a testare il regime a mosaico specifico che sarà valutato in Mosaico, e i risultati sono davvero incoraggianti. Anche l’altro (APPROACH) è incoraggiante, poiché suggerisce che i nostri vaccini a mosaico possono creare una risposta immunitaria duratura all’HIV.

Pensate che riusciremo mai a creare un vaccino contro l’HIV?

Maria: Sicuramente c’è una nuova ondata di ottimismo in questo campo. Il nostro programma clinico sta procedendo bene e sono attualmente in corso altri importanti studi sul vaccino, compreso HVTN 702 (chiamato anche “Uhambo”) che è sponsorizzato da NIH e si sta svolgendo in Sudafrica.

Dovremo analizzare quali saranno i progressi di tutti questi studi, compreso il nostro. Ma abbiamo la sensazione che ci stiamo avvicinando al nostro obiettivo finale di avere un vaccino contro HIV.