Il Janssen Prevention Center (JPC) si concentrerà sulla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, come la malattia di Alzheimer, la cardiopatia, il carcinoma e le malattie autoimmuni, che hanno un impatto sempre maggiore sulle popolazioni in età avanzata e sul sistema sanitario a livello globale. “Per fare la differenza in queste e in altre aree principali in cui sono presenti esigenze mediche senza risposta, il nostro obiettivo è identificare e ricercare soluzioni innovative per aumentare la durata della vita sana e ridurre la morbilità”, afferma Jaap Goudsmit, M.D., Ph.D., Responsabile globale, Janssen Prevention Center.
Il Disease Interception Accelerator (DIA) è un nuovo gruppo simile a un incubatore d’impresa, che affronta le cause alla radice delle patologie. “L’intercettazione delle malattie avverrà anticipatamente rispetto al punto di diagnosi clinicamente accettato al momento e saranno ricercate soluzioni per arrestare, invertire o inibire l’avanzamento di malattie come il diabete di tipo 1 o diverse forme di cancro”, spiega Benjamin Wiegand, Ph.D., Responsabile globale, Disease Interception Accelerator. “Grazie a questo nuovo approccio, puntiamo a prevedere e prevenire la progressione della malattia nel soggetto, prima che il soggetto stesso si ammali”. Il DIA punta a comprendere la suscettibilità della malattia, la valutazione del rischio, e ad affrontare le origini della patologia come la predisposizione genetica, l’esposizione ambientale e le alterazioni fenotipiche. Utilizzerà una combinazione di approcci farmaceutici tradizionali e altri approcci non farmaceutici per intercettare la progressione della malattia nelle popolazioni a rischio, promuovendo così il miglioramento della salute e del benessere a livello di individuo e di società.
L’istituto del microbioma umano di Janssen si concentra su un’area della scienza a cui è sempre più riconosciuto un ruolo fondamentale nella salute umana. “Comprendendo meglio il microbioma (la diversificata popolazione di batteri che vivono nel corpo umano e sulla sua superficie) puntiamo ad acquisire una conoscenza più approfondita del suo ruolo nelle patologie e a trovare nuove terapie per affrontare le principali malattie autoimmuni e altre patologie per cui oggi non esistono sufficienti opzioni terapeutiche”, afferma Dirk Gevers, Ph.D., Responsabile globale dell’istituto del microbioma umano di Janssen. “Grazie a una ricerca all’avanguardia e a una rete globale di collaborazione, desideriamo tradurre la scienza del microbioma in obiettivi terapeutici e competenze diagnostiche con la potenzialità di trasformare la salute umana.”