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EBOLA

Che cos'è e come si trasmette?
La malattia da virus Ebola (EVD) nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave e spesso fatale per l’uomo. La trasmissione avviene per contatto interumano diretto con organi, sangue e altri fluidi biologici (es. saliva, urina, vomito) di soggetti infetti (vivi o morti) e indiretto con ambienti contaminati da tali fluidi. È documentata la trasmissione nosocomiale per contatto diretto tra personale sanitario e pazienti affetti da EVD.

Quali sono i sintomi?
I soggetti affetti da EVD sono contagiosi fino a quando il virus è presente nel sangue e nelle secrezioni biologiche. L’incubazione può andare da 2 a 21 giorni, a cui fa seguito generalmente un esordio acuto caratterizzato da febbre, astenia, mialgie, artralgie e cefalea. Con il progredire della patologia possono comparire astenia profonda, anoressia, diarrea (acquosa talvolta con presenza di muco e sangue), nausea e vomito. I fenomeni emorragici, sia cutanei che viscerali (ematemesi e melena, petecchie, epistassi, ematuria, emorragie sottocongiuntivali e gengivali, meno-metrorragie), compaiono in oltre la metà dei pazienti affetti da EVD, in genere dopo una settimana dall’esordio. Nella fase terminale della EVD il quadro clinico è caratterizzato da tachipnea, anuria, shock ipovolemico, sindrome da insufficienza multi-organo.

La letalità, a seconda delle epidemie e delle specie di ebolavirus, varia dal 25% al 90%.

Approcci terapeutici
Non esiste ancora un trattamento provato per EVD.
Un regime vaccinale sperimentale contro l'Ebola è stato appositamente elaborato per sostenere la vaccinazione preventiva nei paesi a rischio di epidemia di Ebola, così come per altri gruppi a rischio quali operatori sanitari, operatori di laboratorio BSL4, militari in missione in altri paesi, personale aeroportuale e visitatori in paesi ad alto rischio.

Sources: