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Lotta all’Hiv e alla tubercolosi avanza in Africa

Lotta all’Hiv e alla tubercolosi avanza in Africa

Martedì 8 settembre 2015

Nel settembre del 2000, al Millennium Summit delle Nazioni Unite, i capi di stato e di governo di 189 Paesi hanno approvato la Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite. Nell’incontro del millennio, temi come la povertà, la fame, la salute e le malattie, l’istruzione e altri ancora sono stati messi in primo piano nell’agenda degli impegni, con otto traguardi fissati sulla carta, precisi, misurabili, da raggiungere, la maggior parte, entro il 2015: i Millennium Development Goals (MDGs), obiettivi di sviluppo del millennio.

Il sesto obiettivo del Millennio invita gli stati a sostenere interventi per fermare e iniziare a invertire, entro il 2015, la diffusione del virus dell’hiv, della malaria e della tubercolosi. Ad oggi è uno degli obiettivi che ha ricevuto i risultati più incoraggianti.

A che punto siamo sulla lotta all'Aids

Tra il 2001 e il 2012 il numero di nuove infezioni di hiv in Africa meridionale e centrale è sceso del 48% e del 54% tra il 2001 e il 2012.

A livello internazionale, alla fine del 2013 circa 12,9 milioni di persone hanno avuto accesso a una terapia antiretrovirale. Di queste, 11,7 milioni vivevano in paesi a basso e medio reddito. Se il trend continua, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità l’obiettivo di provvedere all'accesso universale alle terapie sarà raggiunto e superato entro il 2015.

I dati indicano inoltre che cala il pregiudizio percepito sul virus dell’hiv nei paesi a basso reddito. In Congo-Brazzaville, il 77% delle donne incinte che riceve cure prenatali ha effettuato volontariamente il test dell'hiv nel 2011, rispetto al 16% nel 2003.

Secondo il rapporto sugli Obiettivi del Millennio si riducono le infezioni e i casi di mortalità nei bambini sotto i cinque anni, grazie alla prevenzione della trasmissione tra madre e figlio, con un calo del 34,38% tra il 2005 e il 2012. Alla fine del 2012, erano più di 900mila le donne incinte affette da hiv che hanno ricevuto i trattamenti antiretrovirali: l’accesso alle cure è saluto dal 57% del 2011 al 62% nel 2012.

Al momento l’epidemia peggiore di aids si registra nell’Europa dell’Est e in Asia centrale. Anche se in Africa c’è il maggior numero di casi, è migliorato l’accesso ai farmaci e il numero di infezioni e di morti legate al virus è calato. In Asia invece l’accesso al trattamento e alla prevenzione è reso più difficile dalle politiche dei governi che contrastano le raccomandazioni dell’Onu per la lotta all’aids e in paesi come Indonesia, Malesia, Nepal e Pakistan i casi mortali aumentano invece di diminuire.

Nel sesto obiettivo si parla anche di tubercolosi e altre malattie tropicali.

I casi di tubercolosi sono scesi del 41% tra il 1990 e il 2013. Le morti sono diminuite del 45 per cento nello stesso periodo, con un successo del trattamento superiore all'85 per cento.