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NAMASTÉ

“NAMASTÉ”

Silvia Radice

Il mio interesse per il mondo della salute è nato sui banchi di scuola. Purtroppo, mentre frequentavo l’università mia zia si è ammalata di tumore. In quel periodo le cure erano poche e non esisteva alcun tipo di assistenza. Prospettive quasi nulle, supporto psicologico scarso, assenza di cure palliative. Ho visto vacillare la mia passione per la Medicina. Poi si è ammalata anche mia nonna, alcuni anni dopo. Lo scenario era già molto cambiato e insieme ai medici l’abbiamo accompagnata verso una fine serena. In qualche misura, mi sono riconciliata con i miei studi e con il mondo nel quale mi stavo inserendo. Qualche anno dopo ho incontrato il mio attuale compagno, con il quale ho avuto un figlio, e ho trovato un lavoro nel settore delle terapie del dolore.

Sette anni fa, si è ammalata anche mia madre, una donna molto forte, dirigente d'azienda già a trent'anni. Con il tempo, è come se la vita mi fosse “saltata addosso”. Mio figlio aveva iniziato ad avere problemi a scuola ed era venuta ad abitare con noi la figlia adolescente del mio compagno, nata da un precedente matrimonio. Insomma, una bella sfida!

Poi c'era il lavoro e naturalmente la cura di mia madre. Ho rischiato di saltare. L'azienda e i colleghi mi hanno aiutato molto, ma ero io che dovevo fare qualcosa per riprendere in mano le redini della mia vita, ritrovare il mio equilibrio interiore.

Lo yoga mi ha salvato. Avevo bisogno di un punto di equilibrio, un ancoraggio solido al terreno. A poco a poco ho ripreso fiducia in me stessa e ho trovato nuovo entusiasmo nella vita, proprio durante la malattia di mia madre. Stavo molto con lei. Era serena e dormiva spesso. Le tenevo la mano e le parlavo, mentre con gli occhi chiusi mi sorrideva. Mi diceva di non pensare a lei, ma alla mia famiglia e al lavoro. Io la rassicuravo e appena si riaddormentava accendevo il computer, prendevo il telefono e organizzavo tutto a distanza.

Lo yoga è stato il mio sostegno. Una disciplina che insegna l'equilibrio fisico e mentale; aiuta a riconoscere i propri limiti e ad affrontare le proprie paure. Permette di comprendere cosa possiamo controllare e cosa invece è fuori dalla nostra portata. Noi donne ci facciamo sempre carico dei problemi di tutti, spesso girando a vuoto e non riuscendo a risolvere quelli di nessuno.

Adesso mi sento pronta per restituire quanto ho ricevuto. Sto seguendo un corso per diventare insegnante di yoga e desidero dedicare alcune ore del mio tempo per offrire agli altri, magari anche ai colleghi, la possibilità di avvicinarsi a questa disciplina. Mi piace l’idea di condividere un'esperienza positiva. Nel mondo di oggi, sempre un po’ frenetico, mi sembra uno strumento utile per migliorare la qualità della nostra vita e alimentare quello spirito di gruppo che ci caratterizza.