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Sviluppato in laboratorio il primo muscolo scheletrico

Sviluppato in laboratorio il primo muscolo scheletrico

Venerdì 16 gennaio 2015

I ricercatori della Duke University di Durham hanno pubblicato una ricerca in cui comunicano che sono riusciti a ricreare in vitro delle fibre muscolari in risposta ad uno stimolo elettrico.

Con questo esperimento si aprono nuovi modi per valutare l'effetto di farmaci e lo studio delle caratteristiche funzionali senza l'uso di modelli in vivo.

Il biochimico Nemad Bursac, uno degli autori dello studio ha commentato: "la bellezza del nostro lavoro è che il biomuscolo ci permetterà di condurre sperimentazioni cliniche di farmaci non più su pazienti in carne e ossa ma dentro un laboratorio, in una provetta".

Nella loro ricerca, gli scienziati sono partiti da progenitori miogenici, cellule che sono più specializzate delle staminali ma non ancora muscolari: le hanno fatte crescere e poi disposte su un gel che ne ha permesso la differenziazione in fibre muscolari con caratteristiche uguali a quelle umane. Studiando i risultati hanno osservato che il tessuto era in grado di contrarsi sotto impulsi elettrici e rispondeva a farmaci in modo del tutto simile ai muscoli in vivo.

Bursac però rivela quale potrà essere la nuova frontiera di questa ricerca: "potremmo pensare di prelevare un frammento di muscolo di un paziente attraverso una biopsia, farlo crescere in laboratorio e utilizzarne campioni per verificare quali farmaci funzionano meglio in quel singolo paziente".

Un ulteriore sviluppo della ricerca sarà l'analisi di fibre muscolari cresciute a partire da staminali pluripotenti anziché da cellule progenitrici, in alcuni pazienti infatti, come quelli con distrofie muscolari, una biopsia potrebbe risultare difficile o controproducente.