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Sono 430 le start up coinvolte nell’incubatore di J&J che festeggia 6 anni di attività

Sono 430 le start up coinvolte nell’incubatore di J&J che festeggia 6 anni di attività

Sono passati sei anni da quando Johnson & Johnson Innovation ha lanciato i suoi “incubatori di imprese” chiamati JLABS per l'industria delle scienze della vita, che si propongono come un nuovo approccio all'innovazione fornendo assistenza alle startup farmaceutiche che hanno le potenzialità per sviluppare nuovi trattamenti per i pazienti.

JLABS fa parte del ramo esterno della ricerca e sviluppo di J&J e, secondo quanto riporta il sito web, ha un programma che fornisce un "ambiente efficiente dal punto di vista del capitale e ricco di risorse, in cui le aziende emergenti possono trasformare le scoperte scientifiche di oggi in prodotti sanitari innovativi di domani".

Il modello prevede che le startup che si insediano negli spazi messi a disposizione nelle strutture JLABS non devono cedere automaticamente diritti o quote societarie a Janssen, la divisione farmaceutica di J & J.

Il prossimo rapporto 2018

Nelle prossime settimane verrà presentato il rapporto JLABS 2018 che renderà note le informazioni aggiornate sulle sue attività. I dati saranno inizialmente discussi in un summit a porte chiuse, ma l’azienda ha fornito a BioSpace, una importante rivista specializzata nel farmaceutico, un'anteprima di alcuni dei dati che saranno presentati.

Da quando è stato reso operativo nel 2012, JLABS ha aperto le sue strutture in oltre 13 città in tutto il mondo e sta progettando di aprirne una a Shanghai il prossimo anno. Lo scorso giugno ha inaugurato il suo incubatore di imprese a New York, che ospita 26 aziende. I siti in Nord America includono San Diego, San Francisco, San Francisco, Boston, Lowell, Massachusetts, Houston e Toronto. C'è anche una struttura a Beerse, in Belgio, inaugurata di recente.

Negli ultimi sei anni, i diversi siti hanno permesso a più di 430 startup di ricevere supporto e crescere, aiutandole a ottenere oltre $ 11,6 miliardi attraverso finanziamenti e relazioni strategiche. Di queste aziende emergenti, l'88% rimane in attività come società indipendente, 14 delle quali sono diventate pubbliche, mentre le altre sono state acquisite da aziende più grandi. Una ex azienda cresciuta in JLABS, Cortexyme, con sede a San Francisco, sta sviluppando il suo prodotto principale COR388 come potenziale trattamento per la malattia di Alzheimer e lo scorso maggio ha ricevuto finanziamenti per 76 milioni di dollari da investitori del calibro di Pfizer, Takeda e Verily Life Sciences per avviare uno studio sulla molecola.

Secondo il rapporto, oltre a ottenere finanziamenti, alcune piccole società hanno stretto alleanze con altre aziende e le collaborazioni sono arrivate a un totale di 107, con un aumento del 51%.

Melinda Richter, responsabile globale di JLABS, all’apertura della struttura di New York disse che «JLABS fornisce agli innovatori l'ambiente di cui hanno bisogno per fornire soluzioni salva-vita che migliorino la vita alle persone che ne hanno bisogno, aprendo connessioni vitali all’interno del settore, programmi imprenditoriali e una piattaforma flessibile ed efficiente in termini finanziari per alleviare l’onere dei costi che In genere rallenta o uccide l'innovazione».

Molte delle società residenti in JLABS hanno superato la fase di scoperta e hanno avviato le sperimentazioni sull’uomo. Secondo il rapporto, il 26 percento delle aziende residenti sta conducendo esperimenti sull'uomo e il 25 percento ha un prodotto commerciale sul mercato.

La Qickfire Challenge

Solo lo scorso anno, J&J Innovation ha assegnato 6 milioni di dollari alle startup, distribuiti su oltre 30 progetti che hanno preso parte alla “Quickfire Challenge”, una competizione destinata agli innovatori che premia l’idea più brillante volta a migliorare la salute e il benessere dei pazienti in uno dei seguenti ambiti: farmaceutico, medicale, tecnologie sanitarie, salute pubblica.

A maggio 2018 la Quickfire Challenge è sbarcata anche in Italia. «JLAB è una realtà presente in diverse città a livello mondiale scelte perché vicine a chi fa innovazione - ha spiegato Marcella Origgi, J&J Innovation & Janssen Italy durante l’evento di presentazione. JLAB offre supporto ai ricercatori per sviluppare e concretizzare le loro idee. Offriamo spazi fisici, laboratori dove portare avanti le ricerche, le competenze regolatorie e di marketing e anche il supporto economico».