Sclerosi Multipla

Che cos'è?
La Sclerosi Multipla è una malattia infiammatoria autoimmune cronica del sistema nervoso centrale.¹ 

Qualche numero
Più di 2,8 milioni di persone ne sono affette in tutto il mondo, di cui oltre un milione nella sola Europa e circa 133 mila in Italia.^2,3 Le donne sono colpite da SM fino a tre volte più frequentemente rispetto agli uomini.⁴ La prevalenza della malattia è aumentata notevolmente dal 1990: l'Europa occidentale è al secondo posto come tasso di crescita a livello globale, dopo il Nord America.⁵

La Sclerosi Multipla viene spesso diagnosticata tra i 20 ei 40 anni, cioè le periodo più intenso e produttivo nella vita dell’individuo, con un impatto che, di conseguenza, è molto rilevante⁶. Il tasso di prevalenza della SM in Europa è il più alto per la fascia di età dai 35 ai 64 anni.⁷ 

Conseguenze
La malattia è contraddistinta da demielinizzazione e perdita assonale che portano a danno neurologico e grave disabilità.^8,9

Le forme recidivanti di SM sono caratterizzate dalla presenza di episodi clinici acuti, le recidive, e includono: la SM recidivante-remittente (SM-RR, che costituisce l'80-85% di tutti i casi di SM all’esordio) e la SM secondariamente progressiva (SM-SP).^{10 X} Si parla di ricaduta o recidiva quando c’è la comparsa di nuovi sintomi, o il peggiormente di sintomi già presenti, per una durata di almeno 24 ore, in assenza di febbre ed infezioni. La ricaduta può risolversi completamente in giorni o settimane oppure lasciare deficit residui ed un incremento della disabilità ^x.

La SM, inoltre, può causare un accumulo di disabilità nel tempo, comprese difficoltà di mobilità e funzionalità degli arti, controllo della vescica e dell'intestino, disturbi sessuali, del linguaggio e deglutizione, visivi e cognitivi.¹¹ Oltre ai sintomi neurologici e fisici debilitanti, i pazienti spesso possono soffrire anche di sintomi cosiddetti "invisibili". Sebbene questi si presentino in maniera molto variabile, quelli più comunemente riscontrati sono fatica (che si verifica nell’80% circa dei pazienti¹²), sintomi depressivi e deterioramento congitivo.¹¹