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Epatite: se la conosci la previeni!

Epatite: se la conosci la previeni! Nuova campagna di Healthy Foundation

Venerdì 24 aprile 2015

Le epatiti sono tra le malattie infettive più comuni e gravi del mondo. Si tratta di patologie causate da virus che possono presentarsi in forma acuta e cronica, e colpiscono soprattutto il fegato con conseguenze molto gravi per la salute dell’organismo. Nel nostro Paese, più di un milione di persone convive con il virus dell’epatite C, mentre sono circa 600mila i malati di epatite B. Ma gli effetti di queste infezioni e la loro diffusione sono ancora oggi troppo spesso ignorati. Infatti, la maggior parte delle persone che ha contratto l’infezione ne resta all’oscuro per molto tempo: è possibile quindi che la malattia progredisca e che il virus venga trasmesso, anche in maniera inconsapevole, da una persona all’altra.

La prevenzione è l’arma più efficace per ridurre il numero di nuovi casi e risparmiare importanti risorse. Per questi motivi, Healthy Foundation, l’associazione che promuove stili di vita corretti in tutta Italia ha lanciato la prima campagna nazionale per la prevenzione e la lotta alle epatiti. Il progetto è reso possibile grazie a un educational grant di Janssen.

“Le forme più diffuse di epatite sono tre e vengono indicate con le lettere A, B e C; anche se esistono delle forme transitorie come la D e la E, diffusa principalmente nei Paesi tropicali – spiega il prof. Sergio Pecorelli, presidente di Healthy Foundation – Si tratta di malattie infettive poco conosciute ed estremamente pericolose per la salute, soprattutto se l’infezione viene trascurata per lungo tempo. Tra i principali fattori di rischio, troviamo il contatto con il sangue di una persona infetta, a causa di uso di droghe per via endovenosa, scambio o uso di siringhe e aghi infettati, trasfusioni di sangue infetto. Ma anche l’utilizzo di strumentazioni mediche o estetiche non sterili, come quelle usate per i tatuaggi e i piercing, in gran voga tra i giovani, può essere un rappresentare un fattore di contagio”.

“Con questa campagna– sottolinea il prof. Pecorelli – vogliamo far conoscere ai giovani i fattori di rischio e insegnare loro quali accorgimenti adottare nel quotidiano, a partire dal rispetto di semplici regole igieniche e la conduzione di uno stile di vita corretto, che si concretizza nella cura della propria persona, esercizio fisico costante, sana alimentazione, lotta al tabagismo e all’abuso di alcol e droghe”. “Grazie alla collaborazione di personale qualificato ed esperto – conclude il prof. Pecorelli – realizzeremo incontri con i giovani in diversi Atenei italiani e nei Centri Universitari Sportivi.”

Durante l’intera campagna saranno distribuiti anche opuscoli informativi sulla malattia e verranno realizzati due sondaggi per medici e cittadini.