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Hiv, raggiunto obiettivo 15 mln persone trattate entro 2015

Hiv, raggiunto obiettivo 15 mln persone trattate entro 2015

Giovedì 16 luglio 2015

Gli sforzi e gli investimenti mirati a rendere disponibili i farmaci antiretrovirali in tutto il mondo hanno permesso di raggiungere il traguardo dei 15 milioni di pazienti con Hiv in trattamento antiretrovirale nei Paesi in via di sviluppo entro il 2015. L’obiettivo è stato raggiunto a marzo di quest’anno, 9 mesi prima del previsto e ad annunciarlo è l'agenzia per la lotta all'Hiv/Aids delle Nazioni Unite (Unaids).

Inoltre, secondo Unaids, le nuove infezioni da Hiv sono diminuite del 35% e le morti Aids- correlate del 41%. La risposta globale all'Hiv ha evitato di 30 milioni di nuove infezioni e quasi 8 milioni (7,8 milioni) di decessi per Aids dal 2000, quando sono stati fissati gli obiettivi del millennio.

"Il mondo sta facendo passi avanti nell'arrestare l'epidemia di Aids", ha detto Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite. "Ora dobbiamo impegnarci a porvi fine come parte degli Obiettivi di sviluppo sostenibile".

Resa nota ad Addis Abeba, in Etiopia, a margine della Third International Conference on Financing for Development, la relazione dimostra che la risposta al virus Hiv è stato uno dei più intelligenti investimenti in sanità e sviluppo globale, generando risultati misurabili per le persone e le economie. Mostra anche che il mondo è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di investimento di 22 miliardi di dollari per la lotta contro l'Aids entro il 2015 e che un'azione concertata nei prossimi cinque anni potrebbe porre fine all'epidemia entro il 2030.

"Quindici anni fa ci fu una congiura del silenzio. L'Aids era una malattia 'degli altri' e il trattamento riservato ai ricchi e non ai poveri", ha detto Michel Sidibé, direttore esecutivo di Unaids. "Abbiamo dimostrato che si sbagliavano, e oggi abbiamo 15 milioni di persone in trattamento: 15 milioni di storie di successo".

Restano però degli aspetti ancora da perfezionare. Infatti anche se tra il 2010 e il 2014 il numero di bambini sieropositivi che assumono antiretrovirali è quasi raddoppiato, la quota di pazienti in età pediatrica trattati è sensibilmente inferiore rispetto a quella dei pazienti adulti. Non solo, il virus continua a infettare nuove persone, soprattutto nell'Africa subsahariana.