Skip to main content

CERCA

Influenza, più vicini a un vaccino universale

Influenza, più vicini a un vaccino universale

Giovedì 27 agosto 2015

Da tempo gli scienziati di tutto il mondo stanno cercando di sviluppare un vaccino universale in grado di proteggerci da tutti i sottotipi di virus influenzale, anche quelli mutati. Ebbene, due gruppi di ricercatori americani sono riusciti a centrare questo difficilissimo obiettivo, sia pure sperimentando il farmaco soltanto sugli animali.

Gli esperti dello Scripps research institute californiano in collaborazione con l'olandese Janssen Prevention Center e dello Us national institute of Health del Maryland, hanno lavorato indipendentemente uno dall'altro, e le loro ricerche sono state pubblicate su Science e su Nature Medecine.

Come spiegano gli esperti, finora i vaccini contro le influenze stagionali erano specifici per i diversi sottotipi virali e diventavano inefficaci appena i virus mutavano il loro rivestimento per ingannare il sistema immunitario.

I due team americani hanno finalmente individuato un possibile obiettivo per risolvere il problema delle mutazioni virali. La chiave è la cosiddetta regione ‘stem’ dell’emoagglutinina (HA), una proteina di superficie del virus influenzale. L’HA è presente in tutti i sottotipi del virus influenzale e fornisce il macchinario chiave che consente al virus di penetrare nelle cellule. E la regione ‘stem’ della proteina, che connette il virus alle cellule, gioca un ruolo fondamentale in questo processo.

Gli esperti sono riusciti così a sviluppare una versione sintetica di ‘stem’ HA in un vaccino capace di ‘insegnare’ all’organismo a produrre anticorpi potenti contro vari ceppi di virus influenzali.

Il candidato vaccino è stato testato in vari animali da esperimento e sembra aver dato risultati positivi offrendo una protezione da quasi tutti i ceppi di influenza, compreso l’H5N1, quello dell’influenza aviaria.

“Era la prova che cercavamo – afferma Ian Wilson, Professore di Biologia Strutturale e direttore del Dipartimento Integrative Structural and Computational Biology dello Scripps research institute – I nostri esperimenti hanno dimostrato che gli anticorpi prodotti contro un sottotipo influenzale, sono in grado di proteggere anche contro altri sottotipi”.

Il prossimo obiettivo saranno i test clinici sull’uomo. Ci vorranno ancora diversi anni per raggiungere un risultato definitivo ma come dicono i ricercatori, “siamo sulla strada giusta”.