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Investimento Janssen a Latina come segno di ripresa

Investimento Janssen a Latina, per ‘Financial Times’ un segno di ripresa

Venerdì 10 aprile 2015

Citato su Financial Times l’investimento di Janssen a Latina per aumentale la produzione dell’anti epatite C simeprevir. Per la rivista britannica è segno di aumento della fiducia negli investimenti nel nostro Paese.

Il principale giornale economico-finanziario europeo, il  ‘Financial Times’, ha riportato la notizia dell’investimento di Janssen presso il sito produttivo di Latina, dove si produrrà per tutto il mondo il farmaco anti epatite C simeprevir.

Per la prestigiosa rivista britannica, l’investimento “potrebbe essere il segnale di un cambiamento di ampia portata in Italia. Dopo più di sei anni di stagnazione e recessione in cui le compagnie hanno frenato le spese in conto capitale, sta crescendo la fiducia nella ripresa degli investimenti nel nostro Paese”.

“Noi siamo un grande esempio, afferma Massimo Scaccabarozzi, Direttore Generale di Janssen Italia. Il nostro investimento è un segnale importante di ripresa e dovrebbe dare un senso di stabilità al nostro Paese”.

Il sito produttivo Janssen di Latina, tra i più moderni e innovativi del mondo, è stato scelto come centro di produzione a livello mondiale di simeprevir, il nuovo antivirale per il trattamento dell’epatite C.

Negli ultimi 5 anni il polo italiano ha ricevuto investimenti per 100 milioni di euro, che hanno portato a un ampliamento di 3.000 metri quadrati e a un aumento della capacità produttiva, più che raddoppiata, passando da 1,8 miliardi di compresse all’anno nel 2010, ai 4 miliardi nel 2015.

Il piano di investimenti dell’azienda prevede, inoltre, altri 80 milioni di euro nei prossimi 6 anni, che porteranno la cifra totale a 180 milioni di euro in circa 10 anni, dal 2010 al 2021. Gli investimenti saranno volti ad aumentare il livello tecnologico dei processi produttivi.

“Alcuni investimenti sono meglio di altri, dichiara a ‘Financial Times’ Marcello Messori, professore di economia all’Università LUISS di Roma. Idealmente le aziende italiane dovrebbero investire ogni eccesso di contante per aumentare il loro livello tecnologico, anche a scapito di lavoratori poco qualificati. Dobbiamo puntare su investimenti che portino a un aumento della produttività. La mancanza di produttività è il vero dramma di questo Paese”, prosegue l’esperto.

“Janssen sta puntando proprio su questo, spiega Scaccabarozzi. Spesso le aziende italiane vengono criticate per produrre vecchi farmaci, che fanno parte della storia della medicina. Questo non è però il nostro caso”.