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Smettere di fumare? Un test del sangue suggerisce come

Smettere di fumare? Un test del sangue ti suggerisce come

Martedì 13 gennaio 2015

Salvo in caso di ingordigia patologica e di dipendenza da zuccheri protratta negli anni, la distinzione tra una persona obesa e un individuo normopeso si basa spesso sulle differenze di metabolismo individuali che consentono di mantenere la linea anche a fronte di un'alimentazione non proprio ortodossa, oppure di assimilare persino l'aria che viene respirata.

In base agli esiti di uno studio coordinato dalle università di Toronto e della Pennsylvania, un meccanismo del tutto simile consente l'instaurarsi di livelli più o meno accentuati di dipendenza da alcune sostanze alcaloidi, nicotina in primis, con il risultato che anche il tabagismo potrebbe rientrare a pieno titolo nella sfera di tutte quelle disfunzioni organiche dovute alla costituzione metabolica individuale.

Al termine di uno studio condotto su un campione statistico di 1.246 individui, tutti fumatori, i ricercatori americani e canadesi hanno scoperto un diverso livello di assorbimento della nicotina nell'organismo, sulla base del quale è risultato possibile suddividere i soggetti coinvolti nel test in due distinte categorie (metabolizzatori normali e metabolizzatori lenti) ed elaborare strategie diversificate per interrompere la catena della dipendenza proprio in base alla propensione di ciascuno ad assimilare la nicotina contenuta nelle sigarette.

In parole povere, ogni volta che assumiamo nicotina mediante inalazione, alcuni particolari recettori presenti nel nostro organismo “legano” la sostanza alle cellule presenti nel nostro corpo, dando originano al fenomeno definito come dipendenza; tuttavia, questo processo non avviene secondo modalità identiche in tutti i fumatori, ma segue diverse predisposizioni in base alle quali l'assorbimento della nicotina nel sangue (e dunque la dipendenza) può risultare più blando o più accentuato.

Tradotto su un versante pratico, lo studio pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine sostiene che grazie ad un singolo esame del sangue risulta possibile definire la categoria di appartenenza metabolica di ogni fumatore e giungere all'elaborazione di una strategia ad hoc in grado di mettere al riparo da complicazioni ed effetti indesiderati in base al particolare livello di assuefazione alla nicotina.