fbpx Skip to main content
 

Cerca

La divisione Oncologia di Janssen rafforza il suo impegno nell’intercettazione delle malattie grazie all’esclusivo sistema di somministrazione TARIS

La divisione Oncologia di Janssen rafforza il suo impegno nell’intercettazione delle malattie grazie all’esclusivo sistema di somministrazione TARIS
Agosto 14, 2020

Nel 2019 un piccolo dispositivo a forma di pretzel progettato come un nuovo approccio per il trattamento del cancro alla vescica aveva attirato l’attenzione della divisione di oncologia di Janssen nei confronti di TARIS Biomedical e ha alla fine portato all’acquisizione di questa azienda biotecnologica privata da parte di Janssen. L’acquisizione ha consentito a Janssen di rafforzare la propria competenza e impegno nei confronti del cancro alla vescica e di differenziare ulteriormente il portafoglio grazie all’applicazione dell’innovativa tecnologia TARIS.

Il sistema TARIS è una piattaforma allo stadio clinico all’avanguardia in grado di valutare nuove terapie somministrate localmente a pazienti affetti da cancro alla vescica e potenzialmente anche ad altri tipi di cancro. È un sistema di somministrazione su base siliconica che consente la somministrazione continua del farmaco direttamente nel tumore all’interno della vescica.

La tecnologia è progettata per affrontare alcune delle sfide che il cancro alla vescica comporta e che per decenni hanno limitato i progressi terapeutici. “Nonostante consenta un accesso diretto ai tumori, la vescica è straordinariamente efficace nell’eliminare materiali estranei e ciò crea problemi significativi nella somministrazione di terapie alla vescica” spiega Dennis Giesing, Ph.D., Direttore Senior, Ricerca TARIS, che ha avuto un ruolo fondamentale nella progettazione del sistema. “Negli studi iniziali, abbiamo scoperto che la forma a pretzel garantiva un’efficacia particolare nel non scatenare la risposta a corpi estranei, mentre continuava a rilasciare efficacemente le dosi della terapia evitando tossicità sistemiche.”

Gli effetti collaterali sono un problema importante nella cura dei pazienti affetti da cancro alla vescica. “I pazienti sono tendenzialmente anziani e fragili e hanno maggiori comorbidità” spiega Chris Cutie, M.D., MBA, Responsabile medico globale, TARIS. “Le terapie tradizionali possono comportare chemioterapia e radiazioni, nonché la rimozione chirurgica della vescica. Molti pazienti non sono idonei o scelgono di evitare questi tipi di procedure. Il sistema TARIS ci dà la possibilità di somministrare farmaci chemioterapici e terapie mirate direttamente nella vescica a concentrazioni relativamente elevate, raggiungendo obiettivi superiori rispetto a quando il farmaco viene somministrato per via orale o infusione.”

Chris Cutie, M.D.
Responsabile medico globale, TARIS
Dennis Giesing, Ph.D.
Direttore senior, Ricerca TARIS

Il cancro alla vescica è caratterizzato anche da un grado elevato di mutazioni genetiche, che comportano quindi molti tipi diversi di cancro alla vescica, che a volte si sviluppano nello stesso paziente. “Siamo convinti che il sistema TARIS possa fornire un’opportunità unica per la somministrazione di terapie di combinazione con un approccio personalizzato per trattare simultaneamente più tipi di tumore” ha affermato Giesing.

La tecnologia TARIS è il frutto di ricerche condotte al Koch Institute for Integrative Cancer Research del MIT e l’azienda è stata creata nel 2008. TARIS ha consentito un enorme progresso nella comprensione della biologia della vescica e nel perseguire l’obiettivo di eliminare il cancro alla vescica. “La nostra speranza è che somministrando efficacemente dosi precise di trattamenti per settimane o mesi, sia possibile intercettare la malattia ed eliminarla già nella fase precoce quando è localizzata nella parete della vescica” spiega Cutie.

Per fare ciò, il programma TARIS deve passare ad una fase di sviluppo completo. Nel corso di un incontro durante una conferenza medica, TARIS ha trovato un partner: Janssen.

“L’ambito e la portata della visione di Janssen corrispondono esattamente ai nostri obiettivi” ha affermato Cutie. TARIS è rimasta anche colpita dalla professionalità e dall’impegno di Janssen nei confronti dei pazienti colpiti da cancro alla vescica, dalle loro capacità di sviluppo e produzione in fase avanzata e dall’elevata competenza nel campo dell’oncologia.

La solida pipeline oncologica di Janssen relativa alle terapie mirate fornisce un numero infinito di possibilità. “Essere in grado di somministrare terapie mirate a pazienti trattati in modo selettivo con terapie locali, limitando potenzialmente la tossicità off-target, può portare a cambiamenti significativi nel modo di curare i pazienti” secondo Cutie.

Oltre a questo, le terapie combinate possono consentire di attaccare il tumore da due direzioni: dall’interno della vescica e in modo sistematico. “Come esempio, stiamo combinando questa tecnologia all’inibitore PD-1 per valutare la possibilità di aumentare gli effetti anti tumorali di entrambi, al fine di migliorare in maniera significativo il modo in cui trattare questo tipo di cancro” racconta Giesing. Janssen sta valutando l’uso di questa tecnologia anche per altri tipi di cancro, alcuni potenzialmente al di là della vescica.

“Siamo entusiasti di avere l’opportunità di fare potenzialmente la differenza nella vita dei pazienti” dice Cutie. “Crediamo che la tecnologia TARIS possa cambiare in modo significativo la cura per il cancro della vescica e per altre malattie.”

Oncologia

Oncologia

Human lung bronchioalveolar carcinoma cell